lunedì 17 febbraio 2014

Alluvione. Fortunato non lascia

Fonte: http://www.ilrestodelcarlino.it/modena/cronaca/2014/02/12/1024834-alluvione-direttore-aipo-resta.shtml#1



Modena, 12 febbraio 2014 - Dopo le grosse polemiche sulla manutenzione dei corsi idrici seguiti all'alluvione (fotodel Secchia nel Modenese, il direttore di AIPo, Luigi Fortunato, attraverso una lunga nota, ha chiarito la sua posizione: "Ritengo che il miglior segnale che si possa dare in una situazione di emergenza e difficoltà non sia la fuga ma il rimanere responsabilmente al proprio posto e compiere sino in fondo il proprio dovere".
Ecco la nota completa: "Dal 19 gennaio scorso ho dedicato ogni mia energia nelle azioni di risposta di AIPo a una situazione drammatica e imprevedibile. Era ed è infatti mio dovere indirizzare e sostenere la struttura dell’Agenzia, che è stata ed è tuttora impegnata in uno sforzo eccezionale. Un evento come la rotta del Secchia, per le disastrose conseguenze che ha avuto, non poteva che provocare critiche anche molto aspre: mentre attendiamo le conclusioni della Commissione scientifica incaricata dalla Regione su designazioni delle Università, siamo sempre disponibili ad ogni confronto costruttivo, in primis con le amministrazioni locali e i cittadini, per la migliore gestione possibile della difesa idraulica. Un confronto che in realtà non è mancato anche in passato, ma che può essere certamente rafforzato.



Non capiamo invece quale utilità e significato abbiano i tentativi di screditare AIPo in quanto tale, che oltre tutto feriscono la dignità di chi ci lavora. L'Agenzia è ente strumentale delle quattro Regioni padane (in virtù di leggi regionali approvate poco più di dieci anni fa dai rispettivi Consigli), ha in gestione 3.900 km di reticolo idrografico in tutto il bacino del Po e ha realizzato e realizza con professionalità opere per la difesa idraulica attiva e passiva, ne controlla l’efficienza, attua gli interventi di manutenzione e somma urgenza, cura le previsioni e il monitoraggio delle piene, realizza e gestisce le opere per la navigazione fluviale. Tutto questo, cercando di utilizzare al meglio le risorse finanziarie, umane e strumentali di cui può disporre, che – al di là di sempre possibili incrementi di efficienza – sono, con tutta evidenza, non certo adeguate alle necessità dei territori. Circa sei anni fa mi è stata richiesta la disponibilità per l’incarico che attualmente ricopro. Nel maggio scorso, alla sua scadenza, mi è stato chiesto di rimanere per un altro anno: il mio mandato scade quindi alla fine del prossimo maggio. Il Comitato di Indirizzo dell’Agenzia, che me lo ha conferito, ha facoltà di revocarlo, motivatamente, in ogni momento. Ritengo che il miglior segnale che si possa dare in una situazione di emergenza e difficoltà non sia la fuga ma il rimanere responsabilmente al proprio posto e compiere sino in fondo il proprio dovere".

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